Tofacitinib, un inibitore orale della Janus chinasi, nella colite ulcerosa
La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica del colon per la quale i trattamenti oggi disponibili non sempre risultano efficaci.
Un’ulteriore opzione di trattamento potrebbe essere rappresentata da Tofacitinib ( CP-690,550; Xeljanz ), un inibitore orale delle Janus chinasi 1, 2 e 3 con specificità funzionale in vitro per le chinasi 1 e 3 rispetto alla 2, e che si pensa blocchi la trasmissione del segnale che coinvolge le citochine contenenti catene gamma, incluse le interleuchine 2, 4, 7, 9, 15 e 21.
Queste citochine sono importanti per la attivazione, la funzione e la proliferazione dei linfociti.
In uno studio in doppio cieco, controllato con placebo e di fase 2, è stata valutata l’efficacia di Tofacitinib in 194 adulti con colite ulcerosa moderatamente o fortemente attiva.
I pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere Tofacitinib alla dose di 0.5, 3, 10 o 15 mg o placebo 2 volte al giorno per 8 settimane.
L’endpoint primario era una risposta clinica a 8 settimane, definita come una diminuzione assoluta rispetto al basale nel punteggio Mayo per la valutazione dell’attività della colite ulcerosa ( punteggio possibile, da 0 a 12, con i punteggi più elevati che indicano malattia più grave ) di 3 o più punti e una diminuzione relativa dal basale del 30% o superiore con una concomitante riduzione nel punteggio secondario di sanguinamento rettale di 1 o più punti o un punteggio assoluto per il sanguinamento rettale di 0 o 1.
L’endpoint primario, la risposta clinica a 8 settimane, si è manifestato nel 32%, 48%, 61% e 78% dei pazienti trattati con Tofacitinib, rispettivamente, alla dose di 0.5 mg ( P=0.39 ), 3 mg ( P=0.55 ), 10 mg ( P=0.10 ) e 15 mg ( P inferiore a 0.001 ), rispetto al 42% dei pazienti del gruppo placebo.
La remissione clinica ( definita come un punteggio Mayo inferiore o uguale a 2, senza alcun sottopunteggio superiore a 1 ) a 8 settimane si è presentata nel 13%, 33%, 48% e 41% dei pazienti trattati con Tofacitinib, rispettivamente, alla dose di 0.5 mg ( P=0.76 ), 3 mg ( P=0.01 ), 10 mg ( P inferiore a 0.001 ) e 15 mg ( P inferiore a 0.001 ), rispetto al 10% dei pazienti nel gruppo placebo.
È stato osservato un aumento dose-dipendente sia nei livelli di colesterolo LDL sia in quelli di colesterolo HDL.
Tre pazienti trattati con Tofacitinib hanno mostrato una conta assoluta di neutrofili inferiore a 1500.
In conclusione, i pazienti con colite ulcerosa da moderatamente a fortemente attiva trattati con Tofacitinib hanno mostrato una maggiore probabilità di avere una risposta clinica e una remissione rispetto a quelli trattati con placebo. ( Xagena2012 )
Sandborn WJ et al, N Engl J Med 2012; 367: 616-624
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